allertati i caccia dell’aviazione per affrontare una possibile minaccia terroristica.
Ma fortunatamente l’aereo ha ripreso contatto, e alla fine è atterrato senza problemi, seppure con un po’ di ritardo, a destinazione. All’areoporto di Minneapolis però ha trovato ad accoglierlo le teste di cuoio della polizia, dato che l’eventualità del tentativo di dirottamento non era stata ancora esclusa.
Le indagini hanno poi mostrato che la causa della “deviazione” era stata molto più futile: i due piloti, infatti, hanno dovuto confessare che avevano iniziato a discutere animatamente (sembra su nuove politiche interne della compagnia) e si sono distratti, non accorgendosi di aver sorpassato la destinazione di più di 150 miglia. Solo dopo un’ora infatti si sono accorti che avevano “mancato” l’areoporto e hanno chiamato la torre di controllo per tornare indietro. I due piloti sono stati sospesi dalla compagnia aerea.
Esperti sottolineano come un problema di questo tipo possa accadere solo negli Stati Uniti: se non altro, perché in molti casi andare fuori rotta di 300 Km vuol dire finire nello spazio aereo di un altro Stato.
SkyNews.it
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