Se, in qualunque momento della vostra vita, vi siete trovati con del cibo in mano vicino all’acqua (mare o piscina) allora avrete sicuramente sentito questo mito: ”Non potrai farti il bagno prima di mezz’ora!” (varia fino a tre ore a seconda del mito tramandato)
Nel caso avreste voluto infrangere la regola, le implicazioni sarebbero state: crampi, impossibilità a nuotare, annegamento e morte. Questa regola si applica chiaramente anche per l’acqua poco profonda. In accordo con le statistiche il contatto acqua-pelle ha delle proprietà magiche che inducono il cibo presente nel vostro stomaco a esplodere a meno che non abbiate superato un qualche tratto dell’apparato digerente.
Cosa c’è di vero e cosa è completamente sbagliato
Inanzitutto non siete dei Gremlin. Come avrete già potuto indovinare, l’acqua, infatti, non ha proprietà mortali se viene a contatto con la pelle subito dopo mangiato; entrare nell’acqua dopo mangiato non è più pericoloso di farsi una camminata.
Infatti, il movimento del vostro corpo nell’acqua, specialmente se siete un ragazzino con i braccioli, è più limitato di quello di una classica camminata.
E’ sotto inteso che se siete un nuotatore professionista e volete allenarvi seriamente di sicuro non vi verrebbe voglia di farlo dopo aver mangiato la pasta al forno… e questo vale per tutti gli sport e gli allenamenti pesanti perchè in quel caso i muscoli sottrarrebbero il sangue allo stomaco impedendo un’ottimale digestione.
L’unica cosa pericolosa è lo shock termico ovvero l’immersione in acqua molto più fredda del vostro corpo ma basta bagnarsi lentamente e questo pericolo è più che scongiurato.
Come è nato questo mito?
Nasce da vecchi racconti delle nonne che sono poi diventati popolari nel corso degli anni. Il presupposto sarebbe che lo stomaco sottrae l’ossigeno che serve ai muscoli per nuotare. In realtà, la quantità di ossigeno che il vostro corpo usa per nuotare non è per nulla intaccata da quella usata per digerire anche nel caso voi abbiate mangiato recentemente.
Chi è stato imbrogliato?
Almeno tutti i bambini (soprattutto italiani…) dagli anni ‘70 in poi; il problema è che nel momento in cui i ragazzi scoprono che questo è un falso mito rischiano di non credere più neanche a tutte le altre avvertenze più serie e reali tipo quella di non fare il bagno se sta piovendo!
Io ho sempre fatto il bagno dopo mangiato con le uniche precauzioni di bagnarmi lentamente e di non sforzarmi troppo evitando ad esempio di giocare a pallanuoto o di fare pesca subacquea.
Fonte: Nonsolocinema
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